Le moto dei miei ricordi
MOTO GUZZI V75
Mi sono avvicinato tardi al mondo delle moto, prima le vedevo come un mezzo di Satana, di cui avevo una paura folle.
Poi, mio fratello si è comprato una Moto Guzzi V75
Sicuramente non era il modo giusto per partire, ma un giorno mi sono fatto coraggio e gliel’ho presa in prestito.
E’ stata un’emozione stupenda, un senso di libertà unico.
Ho continuato a girare per la città come non avessi meta e mi ricordo che avevo fatto così tanta strada che non avevo guardato bene il livello della benzina e così rimasi a piedi ed ho dovuto quindi spingere la moto al primo distributore di benzina.
Questa moto non è proprio un fuscello, l’ho spinta per qualche centinaio di metri e mi riposai una volta entrato nello spazio riservato al rifornimento.
Fu proprio lì, sudato come un pazzo, che ho realizzato che quel giorno era proprio un giorno di sciopero dei benzinai. Risi come non mai, ero troppo felice comunque per la mia “cavalcata” e molto orgoglioso di avercela fatta. Vidi poi avvicinarsi il gestore e mi sono detto “vai, mi faccio dare un po’ di benza” per potere almeno andare a casa, ma lui mi guarda con aria di strafottenza e mi disse “ag pens gnanca” (tradotto: non ci penso nemmeno).
Arrivai a casa con l’aiuto di mio fratello che mi portò un poco di benzina. Quel giorno mi cambiò la vita.
KAWASAKI GPZ750R
Dopo poco tempo, mio fratello cambiò la Moto Guzzi con questa Kawasaki.
Già a guardarla, si capiva che era tutto un altro pianeta.
La linea molto più sportiva ed il motore a 4 cilindri mi dicevano “provami, provami!!!!” e così feci con questa moto un altro giro.
Ovviamente, i miei sentimenti non erano stati traditi: moto con un motore di una potenza (per quell’epoca) molto elevata, una guidabilità non proprio facile, mi spinsero ad amare ancora di più le moto. Non ricordo di avere fatto grandi giri con questa moto ma qualche uscita ogni tanto mi hanno fatto capire quanto ci si potesse divertire ed andare veloce con un 4 cilindri (pensando che avevo provato prima solo un bicilindrico non proprio sportivo).
LA MIA PRIMA MOTO
YAMAHA XT TENERE’ 600
La mia prima moto: la mitica Yamaha XT 600 Tenerè.
Deve essere attorno al 1992 che mio cugino Luca, anche lui in quel momento con la fissa delle moto, mi fa provare la sua moto: una Yamaha XT 600 Tenere, prima serie con avviamento a pedale. Sembravo un bambino, non volevo più scendere da tanto la moto la sentivo “mia”.
Fu così che mi decisi a fare il grande passo nel 1993: comprare una moto tutta mia. Feci qualche ricerca a Parma e dintorni ma il modello era già scelto: doveva essere assolutamente la stessa Tenerè. Ne trovai una da un concessionario a Fidenza con il motore rifatto e la comprai. Non ricordo di che anno fosse, ma era il primo modello con l’avviamento elettrico.
Andai praticamente dappertutto: era una moto talmente piacevole da guidare che trovavo sempre una scusa per guidarla. Ricordo poi che cambiai il terminale con uno della Arrow per avere un sound ancora più deciso. Per me era semplicemente splendida!!!
Con amici andavamo d’inverno a Lazise o altri posti vicini solamente per andarci a prendere un caffè e poi tornare a casa: mi viene in mente un giorno che stava addirittura nevicando e ci fermavamo ogni 10 km per scaldarci le mani appoggiando anche i guanti sul terminale!!!
Siamo andati anche in Sardegna la stessa estate che la comprai: ricordo che eravamo talmente carichi che di ritorno mi fermai ad un autogrill per fare una sosta e c’erano dei signori che mi fecero delle foto. Bauletto, zaini davanti e dietro, griglia attaccata dietro e ombrellone attaccato di fianco alla sella!!!
HONDA CBR600
Nel 1994 acquistai la mia ultima moto (sigh!): la Honda CBR 600.
La colpa è di quei ragazzacci di Milano che mi hanno portato su questa strada: enduro non ne potevo fare a causa del mio corpo non proprio adatto, quindi l’avrei usata solo in strada. Perchè quindi non prendere una moto solo stradale?
In effetti il ragionamento filava, così mi misi alla ricerca e ne trovai una tenuta benissimo (sempre a Fidenza) e mi decisi ad acquistarla. La usavo quasi sempre togliendo le pedane di dietro, rimettendole solo in casi eccezionali :-)
Con la CBR andai anche in pista, prima a Varano de Melegari (qua sulle nostre colline) poi al mitico Santa Monica a Misano Adriatico. Che emozioni, quanta adrenalina!!!