Sudafrica 2.0

Arrivo nel primo pomeriggio all’aeroporto di Cape Town con un volo della Qatar Airways Domenica 8 Settembre e lì noleggio una macchina che mi consentirà di fare brevi spostamenti nella zona. La mia destinazione sarà il mio albergo che si trova nella città di Stellenbosch, una delle località più famose a livello mondiale per la produzione di vino. La distanza è di circa 30 km ma mentre mi avvicino alla meta, gli scenari si fanno sempre più piacevoli.

L’albergo si chiama “Majeka House” (www.majekahouse.co.za) e riprende una vecchia fattoria del 19° secolo.  La location è molto suggestiva con piscina con acqua riscaldata al coperto ma con il tetto scorrevole, per far entrare la luce e l’aria per rinfrescarsi.

Qui la primavera è iniziata da poco e le piante stanno fiorendo.
Fa strano ovviamente per noi che viviamo nell’altro emisfero dove sta finendo l’estate vedere invece le piante coprirsi di colori stupendi.

Per visite a clienti vari, mi muoverò tra le zone di Paarl, Robertson e Ceres.

In una delle mie visite alle varie cantine, mi portano a vedere il “giardino” che questo produttore usa come area per i suoi animali: a parte gli 8 cani di razza diversa che girano indisturbati e che ricevono coccole da chiunque, in questo recinto mi dicono che si trovano varie gazzelle, due zebre e tanti altri animali, senza tralasciare il piccolo laghetto privato.

Qui di sera fa ancora freschino, per fortuna che in albergo nel bar c’è un bel camino.

Questo è l’interno di una delle cantine che ho visitato, già di prima mattina ci sono le degustazioni dei loro vini.
Ricordo che questa location è una delle più belle da me visitate non tanto per l’interno ma per gli esterni rinnovati ma ancora legati al passato della cantina su cui sorge.

In un’altra si vedono da un vetro le botti in cui lasciano riposare il vino.

Alcune foto riprese lungo il mio viaggio a Ceres.

Sabato 14 decido di andare al Capo di Buona Speranza e mentre esco da Cape Town, incontro una delle tante “baraccopoli”,

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