Giro al Monte Marmagna (23/06/2018)

Arrivo verso le 10:30 a Lagdei e mi incammino verso il punto in cui partono le varie escursioni.
Il parcheggio auto è già abbastanza pieno.

Prima di scendere controllo la temperatura esterna: 13 gradi, perfetto!!!!

Per fortuna, avevo già calcolato alcune variabili e mi sento a posto, pronto a salire in vetta.

A casa ho visitato alcuni siti per info sui vari percorsi e decido di salire verso il monte Marmagna.

Dopo alcune centinaia di metri, la salita si fa subito sentire, il sentiero è all’inizio facilmente percorribile, ma data la presenza di sassi, grandi e piccoli, diventa sempre più faticoso.

Mi volto verso valle e la vista è appagante.

Mi incrocio con la seggiovia ed al momento sembra non ci siano molte persone.

Dopo circa un’ora di cammino, sempre tra molti sassi, arrivo al Lago Santo.

C’è molta pace, si sentono alcuni ragazzi in lontananza parlare e mi avvicino al rifugio.




Ho letto che il lago Santo è il più vasto lago glaciale dell’Emilia Romagna ed anche di tutto l’appennino.

Inoltre, dal lago prende origine il torrente Parma.

Sulle sponde del lago si trova il rifugio Mariotti, costruito nel 1882, dedicato ad un sindaco proprio della città di Parma.

Piano piano mi affido alle mie forze ed anche a quelle divine e salgo sempre più in alto.

I sassi sono sempre presenti lungo tutto il sentiero e le caviglie fanno male.

Arrivo quasi in vetta, sono a Sella del Marmagna e la vista è veramente bella.

Si vede la valle dove scorre l’autostrada A 15 Parma-La Spezia. C’è un po’ di vento ma tutto è sopportabile.

Non ci sono punti dove potersi riposare e sostare, quindi decido di infierire ancora contro di me e salgo fino in vetta al Marmagna, visto che è abbastanza vicina.

Sono finalmente arrivato!!!

La vista è ancora più coinvolgente rispetto al Sella, vale la pena veramente salire.

Un piccolo sforzo in più ma la soddisfazione è grande.

Un breve spuntino, 10 minuti per riprendere le energie ed intanto le nuvole mi attraversano, lasciando piccole gocce d’acqua su di me.

Il vento è ancora più forte che sotto al Sella, alcuni ragazzi hanno portato degli impermeabili e li usano per proteggersi.

Io invece avrei bisogno di un tè caldo…:-D

Decido di scendere.


La discesa è veramente difficile (per me) e le caviglie e ginocchia sono messe a dura prova.

Ci metto molto più tempo rispetto all’andata ma voglio limitare i danni.

Arrivo a Lagdei verso le 15, stanco e tutto dolorante!!!!!!!!!!!!
Esperienza molto interessante, ci sono stati molti momenti di riflessione e di sconforto ma è sempre soddisfacente mettersi alla prova.
Si riesce sempre a conoscersi un po’ di più.
Certo è che a 48 anni la dovrei anche smettere di fare certe cazzate!!!
:-D